mercoledì 4 marzo 2015

Top 15 Shounen - ATTO III: I Pilastri Maximi

Dopo tanto tempo di silenzio rieccomi per proporvi l' ultima mirabolante e incredibile carrellata dei miei manga preferiti. Le ultime cinque posizioni rappresentano per me le colonne portanti del mondo del fumetto nipponico. Al punto che trovo difficile che in futuro io riesca a trovare una storia che mi appassioni e mi catturi piu' di queste.
Ma ciancio alle bande.... non perdiamoci in altri discorsi noiosi e fini a se stessi e partiamo subito con le ultime, ma piu' importanti posizioni della classifica!

Quinto Posto: Kenshin, Samurai Vagabondo (di Nobuhiro Watsuki)


Ovvero il miglior prodotto fumettistico di carattere storico mai uscito in Giappone. Molti lettori so per certo che quando sentono parlare di samurai e quant' altro cominciano subito a parlare di Vagabond, di Takehiko Inoue. Ebbene... per me Vagabond impallidisce e non riesce neanche lontanamente a raggiungere la profondita', la qualita' e la grandezza di questo manga. Una storia di vendetta, di redenzione e di battaglie sanguinose. Una parabola che parla della vita, della morte e dei loro significati, mostrando il percorso intrapreso dal Ronin Himura Battousai, nella sua ricerca di una vita priva di violenza.
Il cast dei personaggi principali di Rurouni Kenshin e' forse il gruppo meglio caratterizzato che io abbia mai visto. Nessuna figura e' lasciata a se stessa, nessuno risulta essere solo una macchietta e la progressione psicologica di tutti va aldila' di quanto ci si potrebbe aspettare da un qualunque autore di shounen. Nobuhiro Watsuki e' abilissimo nel tracciare la psiche delle figure che disegna.
E parlando di disegno..... tolte le scene di azione, sempre un po' confusionarie, lo stile e' pulito e il tratto parecchio originale. Senza contare che alcune scelte registiche del mangaka hanno ispirato grandemente autori come Eiichiro Oda o Hiroyuki Takei di Shaman King.

Quarto Posto: Hunter X Hunter (di Yoshihiro Togashi)


Yoshihiro Togashi lo si potra' condannare per molte cose. Per essere un irresponsabile che non si cura minimamente del fatto che ha un' opera ancora in corso incompleta, per essere uno sfaticato, per essere spesso molto approssimativo nel disegno.... ma se c' e' una cosa grazie alla quale io riesco a perdonarlo, e' proprio il suo capolavoro massimo. Il manga dei cacciatori e' l' opera piu' completa da egli mai realizzata. Sviluppa ed elabora all' ennesima potenza i concetti gia' presi in considerazione nell' ultima parte di Yu degli Spettri. I poteri complessi e inseriti in un elaborato sistema di combattimento, le battaglie strategiche in cui spesso i protagonisti devono affrontare con i mezzi che hanno avversari mille volte piu' forti di loro.
Se c' e' pero' una caratteristica che inquadra perfettamente Hunter X Hunter e lo distingue da qualsiasi altro shounen.. e' l' attenzione meticolosa e spesso quasi nozionistica e fine a se stessa per i dettagli anche piu' insignificanti.  E' un manga i cui l' autore non fa altro che inserire tutto cio' che LUI ritiene interessante, anche se non legato alla storia in se, anche se spesso "inutile".. e lo fa rendendolo sempre intrigante in qualche modo, arricchendo il mondo stesso da lui costruito. Un mondo si' fantasioso, ma al tempo stesso realistico.. ed estremamente macabro e inquietante alle volte.
A questo si aggiunge una grandissima esplorazione psicologica dei personaggi.. e in particolare degli antagonisti, che diventano spesso le figure piu' interessanti.

Terzo Posto: Dragonball (di Akira Toriyama)



Era impossibile non inserire Dragonball in questa Top. Per me e' stata l' iniziazione al mondo anime e manga. Senza di esso, senza l' ossessione che mi provocava, non sarei qui oggi. Non posso non considerare questo gioiello una delle colonne portanti della mia formazione come lettore e anche solo come persona.
Ok, finita la parentesi nostalgica, vediamo di parlarne un po' anche in via semi-obbiettiva. L' opera di Toriyama ha fatto da fondamento base per TUTTI.. e dico TUTTI i manga "di mazzate" moderni. Piu' di Jojo, piu' di Yu degli Spettri (che e' uno dei suoi primi "figli", se cosi' possiamo definirlo), piu' di tutte le vecchie glorie anni '80 e '90. Anche solo per questo, i cultori del genere dovrebbero nelle loro classifiche.
Nonostante gli evidenti cali avvenuti dopo la saga di Freezer... ma soprattutto dopo quella di Cell, dovuti 1) alla stanchezza mentale dell' autore, 2) alla pressione editoriale.. persino nei suoi momenti meno felici (Majin Buu) Dragonball e' stato per me una spanna sopra tutti i manga di questo genere.. principalmente per il fascino inimitabile che Akira-sensei e' riuscito a dare ad ogni singola pagina di ogni singolo capitolo.
In particolare sono da citare i combattimenti: tutt' oggi quelli di Dragonball sono a mio parere irraggiungibili nella gestione delle inquadrature, nell' organizzazione strutturale delle vignette e nei disegni stessi.

Secondo Posto: Le Bizzarre Avventure di Jojo (di Hirohiko Araki)



Perche' Jojo e', insieme a Dragonball e al manga al primo posto, l' unica serie che mi ha ossessionato talmente tanto da rendermi impossibile pensare ad altri manga con lo stesso interesse. Dopo una prima serie estremamente sperimentale e ancora radicata allo stile "Kenshiriano", dalla seconda in poi e' stato un vero e proprio crescendo: Araki ha introdotto il concetto di strategia nel combattimento, di sfruttamento del terreno di battaglia, di fortuna.. che gioca un ruolo vitale.
Tutto cio' che vediamo oggi nel fumetto nipponico per ragazzi: dai poteri unici e particolari, ai personaggi folli fino ad arrivare a intere ambientazioni e persino alle scelte stilistiche di design derivano, almeno in parte, dalle idee inserite nel manga piu' Bizzarro della storia.
E' una serie della quale adoro il puro divertissment nel cui opera Araki. Lui sa bene quali punti sfruttare della sua opera e quali corde tendere per rendere i combattimenti i piu' spettacolari di sempre.
E' vero che i problemi di fondo, a livello narraitivo e di intreccio, sono parecchi: di buchi di trama e situazioni poco chiare se ne potrebbe discutere per ore, tuttavia chi lo fa non ha colto che Jojo in realta' va visto solo per quello che e': un' opera dove e' la battaglia e il suo cast eccentrico e carismatico a dominare.. e dove la storia, quel poco che c' e', fa solo da contorno e da "scusa".
Per quanto riguarda l' aspetto "tecnico": Araki ha cambiato drasticamente il suo stile nel coso del tempo ma alcune scelte stilistiche uniche quali colorazioni folli del vestiario, design a volte esagerati, asimmetrici e ricercati, ma soprattutto le incredibili "pose alla Jojo" hanno contribuito a rendere questo il mio stile di disegno manga preferito di sempre.

Primo Posto: ONE PIECE (di Eiichiro Oda)


La gente che legge il mio blog da piu' tempo sapra' bene, o quantomeno avra' intuito che il mio manga preferito non poteva che essere questo. Io One Piece lo adoro. Lo adoro per una serie di motivi che se spiegassi davvero nel profondo, finirei per parlare per ore.
Dal mio punto di vista fumetti come quello concepito da Oda in Giappone sara' difficile che ne rivedremo mai. Sara' difficile per qualsiasi altro mangaka concepire una storia cosi' lunga e ben orchestrata; personaggi unici anche solo grazie a pennellate minimali ma che li inquadrano perfettamente e un mondo cosi' vasto da poterci creare teorie su teorie e permettere a chi legge di formulare saggi su saggi.
One Piece e' al tempo stesso il diretto erede di Dragonball e l' iniziatore di un nuovo modo di fare manga shounen. Il suo e' uno stile a cui tutti gli autori in futuro, inevitabilmente, si ispireranno. In esso si da uno spazio vastissimo al mondo circostante, esplorandolo in tutte le sfaccettature possibili, da quelle geografiche, a quelle scientifiche, culturali o anche politiche, in cui i temi, anche quelli piu' profondi, vengono trattati con naturalezza e spontaneita', senza renderli superficiali.
E' un ambientazione fuori dal comune, assurda, spesso esagerata ed esasperata tanto quanto la follia dei suoi protagonisti.. ed e' uno dei motivi per cui io la apprezzo in questo modo.
So per certo che, specie ultimamente, il numero di detrattori del manga e' aumentato, un po' perche' si e' appena entrati nella seconda parte e un po' perche' l' alone di epicita' e grandezza che i lettori (specie quelli giovani) respiravano con la conclusione della prima e' andato piano piano scemando. Tuttavia ritengo che parlare di "calo di qualita" non sia possibile. Anche perche' One Piece, e questo e' un altro suo pregio, e' rimasto sempre fedele a se stesso, senza mai dimenticare gli obbiettivi e gli elementi portanti su cui la storia si e' sempre basata: l' avventura, la voglia di liberta', la rincorsa verso i propri sogni, a tutti i costi.
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Ok, dopo eoni, ecco conclusa la classifica. Ora fatemi sapere cosa ne pensate voi e stei tiuned.. perche' la mia voglia di scrivere e' ancora tanta... per ora. :p

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