lunedì 31 marzo 2014

Il caso "Usopp"

Avrei dovuto scrivere un articolo diverso oggi, ma dopo aver visto questo video a dir poco fantastico non potevo esimermi assolutamente dal dire la mia.

Usopp, il cecchino. Usopp il pirata. Il re dei Bugiardi e dei vigliacchi. Un personaggio che e' molte cose e che ne nasconde ancora altrettante, sia a se stesso che hai lettori.
Senza ombra di dubbio e' una delle figure piu' interessanti mai create da Oda e, anche se non e' uno dei miei preferiti in ciurma, grazie alla sua personalita' cosi' diversa dagli altri riesce comunque a farsi notare.
Perche' in un gruppo composto per 2/3 da personaggi potentissimi, carismatici o dall' aspetto fuori dal comune, lui e' l' unico che invece e' solo un uomo. Una persona normale come lo sarei io, lo sareste voi che state leggendo o lo sarebbe chiunque altro. Usopp rappresenta dunque l' individuo comune che entra a contatto con un mondo completamente assurdo, esagerato e nel quale vige la legge del piu' forte. E come fa una persona del genere per sopravvivere? Come faremmo noi a sopravvivere se fossimo catapultati di punto in bianco, senza Frutti del Diavolo, senza super-forza o senza armi da cyborg in un mondo pieno di pericoli come quello dei pirati di One Piece? Nascondendoci dietro una quantita' enorme di bugie dette agli altri e a se stessi; scappando quando si percepisce una minaccia troppo spaventosa e creandoci maschere dietro le quali celare le nostre paure e attraverso cui affrontare i momenti piu' duri. Ecco come.

Ho piu' di 8000 seguaci!!
Sono state le migliaia di avventure, gli scontri contro Arlong e i suoi, contro la Baroque Works e soprattutto gli eventi a Water Seven ed Enies Lobby a fare maturare il cecchino. Anzi, credo che lui sia uno dei pochi membri della ciurma a cambiare radicalmente modo di essere durante il viaggio (gli altri due sono Robin e Nami, guarda caso tutti personaggi che hanno temporaneamente abbandonato Rufy e company); tuttavia la sua essenza di bugiardo e di vigliacco e' rimasta immacolata.. proprio perche' si parla di un uomo comune, che ricade di continuo nelle sue debolezze, e che Oda mette sempre in discussione.
L' esempio secondo me piu' eclatante di questo lo si ha a Thiller Bark, in cui per meta' saga e oltre continua a spaventarsi di fronte all' atmosfera da film horror che lo circondava, nonostante l' arco narrativo prima fosse divenuto il "prode e coraggioso" (notate le virgolette) Sogeking.
Usopp e' dunque fedele di continuo a se stesso, al suo modo di essere: la sua natura e' quella, e un essere umano non riesce mai a correggerla del tutto. Non bastano due anni di allenamento per rendere una persona del tutto nuova, rinnegando cio' che e' stato per il resto della sua esistenza.

E la consacrazione di questo la si ha a Dressrosa per quanto mi riguarda. In un momento di caos generale e rendendosi conto della forza di Trebol e Sugar, gli ufficali di Doflamingo, decide di abbandonare tutto e tutti, anteponendo la sua incolumita' alla riuscita dell' Operazione S.O.P.
Poi pero' si rende conto che i Tontatta lo chiamano, lo invocano ad alta voce.. o meglio, invocano una delle sue ennesime bugie. Usoland.

Forse la frottola piu' significativa mai detta dal nasolungo.
I Nani, ingenui quali sono, lo credono il loro salvatore, il discendente del loro mitico eroe Montblanc Noland. Tornare indietro per salvarli sarebbe la cosa piu' giusta da fare, ma che senso avrebbe se una volta riuscitoci i suoi alleati lo chiamassero ancora con quel falso nome? Che senso avrebbe il suo ritrovato coraggio, se avesse ancora addosso l' ennesima maschera di bugie, o di Sogeking stesso? Nessuno. E il cecchino si rende subito conto di questo e decide di andare in soccorso dei Tontatta non come Usoland, non come il Re dei Cecchini, ma come semplicemente Usopp, il bugiardo, vigliacco pirata, cecchino della ciurma dei Mugiwara. E' la prima volta che fin dall' inizio decide di affronare una minaccia cosi' direttamente, utilizzando si' i suoi trucchi e le sue strategie macchinose, ma facendolo nella consapevolezza del suo modo di essere, del suo carattere.
Ci sono moltissime schiere di fan che hanno ritenuto davvero poco felice questa trovata, affermando che non ha il minimo senso che Usopp si comporti ancora da codardo e fifone nonostante il timeskip, e che serva ancora un "qualcosa" che gli faccia invece prendere coraggio (in questo caso, le urla dei Tontatta). Personalmente non mi trovo della stessa idea in quanto Usopp, come ho gia' detto prima, rappresenta l' individuo normale catapultato in un contesto anormale, sotto ogni aspetto. E' un uomo come noi, e come tale, avra' anche lui delle mancanze e delle ricadute. Quello che e' successo prima che ritornasse ad aiutare i Tontatta, e' stata una di queste.

E che succede alla fine? Perde. Perde e viene messo in ginocchio dai due temibili avversari contro cui era stato lasciato da solo.
Eppure, il finale del capitolo 742 mostra un Usopp che riesce comunque, per un puro colpo di fortuna, a portare a termine l' operazione S.O.P.
Sugar viene fatta svenire a causa del volto deformato del cecchino dopo che questi ha ingerito il Tatabasco... in una delle pagine a mio parere piu' folli di tutto One Piece:



Ma comicita' a parte della situazione, questa e' un altra pagina che ultimamente ha fatto discutere i fan di One Piece di tutto il web. C' e' chi e' rimasto sorpreso piacevolmente da questa conclusione, ritenendola geniale nella sua semplicita', e c' e' chi invece l' ha ritenuta troppo sbrigativa, in quanto si e' affidato a una semplice gag la risoluzione di un intero plot point.
In questo caso mi trovo nel mezzo: per quanto ritenga che vada premiata l' imprevedibilita' di Oda e la sua capacita' invettiva; sono convinto che avrebbe comunque potuto sfruttare meglio l' intero finale dello scontro. Ci sarebbero state molte altre soluzioni piu' interessanti e intriganti, e che non necessitavano di un momento comico simile per il finale.
Inoltre, dopo gran parte del capitolo carico di momenti estremamente forti emotivamente (tutta la storia di Curos e di Scarlett) ho trovato davvero fuori contesto l' inserimento di una scena del genere nelle ultime pagine.

Cosa dire quindi? Che Usopp ha vinto per mero caso e quindi non merita la sua vittoria? Forse. Ma forse no. Dopotutto lui e' comunque il personaggio che sfrutta tutto cio' che ha a disposizione nel suo arsenale, fra cianfrusaglie apparentemente inutili e classiche bugie, per vincere. Quindi perche' non la fortuna? E' cosi' sbagliato che il caso giochi un ruolo cosi' grande nella storia? Non e' spesso e volentieri il caso a dare luogo agli eventi piu' disparati anche nel mondo reale? E da rappresentante fumettistico del mondo reale, non e' forse Usopp il piu' indicato a sfruttare ANCHE la fortuna a volte per vincere?
Non lo so, e' un discorso fin troppo vasto e filosofico, e questo articolo e' andato avanti anche per piu' del dovuto. Lascio a voi il commento. Io mi limito a dire che mancano ancora 300/400 capitoli alla fine di questa enorme epopea, e che quindi parlare di "fine di un personaggio" gia' adesso e' abbastanza inutile.

martedì 25 marzo 2014

Top 5 Frutti del Diavolo

Stavolta una classifica.. che era da un po' che non ne facevo una.
Come forse alcuni di voi sapranno, io ADORO One Piece. E' il mio manga preferito insieme a Jojo.

Una delle cose che apprezzo di piu' nella serie e' la quantita' industriale di Frutti del Diavolo, che sono fra le massime testimonianze di quanto la fantasia di Oda sia inesauribile. In realta' l' idea che sta alla base e' abbastanza tradizionale, trovando le sue origini e la sua ispirazione negli Stand creati da Hirohiko Araki (come 2/3 delle abilita' speciali negli shounen moderni d' altronde); l' approccio che ha l' autore del manga di punta del Jump pero' e' molto diverso... piu' "parodistico" o anche semplicemente "ironico". Oda cerca non solo di creare abilita' utili in battaglia, ma anche capaci di strappare una risata al lettore. Ma non divaghiamo oltre.... ecco a voi i miei 5 Frutti del Diavolo preferiti in assoluto! Sentitevi liberi di dire la vostra al riguardo nei commenti.. ;)

Quinto Posto: Frutto Fior Fior



L' abilita' di Nico Robin per quanto mi riguarda e' una delle migliori principalmente per la sua versatilita'. Puo' creare altre braccia, gambe, orecchie e occhi in piu' per sentire e vedere cose in lontananza, utilizza centinaia/migliaia di braccia a mo' di ali e ora, giunti nel timeskip, riesce addirittura a clonare interamente se stessa. In battaglia di sicuro e' una delle abilita' meno scenografiche o "spettacolari" nel senso piu' letterale del termine, ma permette di utilizzare tecniche temibili e violentissime come il Clutch o il Twist (o anche il famigerato Grab, a cui Franky si ' dovuto sottoporre.. XD). Inoltre, adoro i nomi delle tecniche, un po' in Spagnolo, un po' in Francese e un po' in Inglese. Geniale.

Quarto Posto: Frutto Gom Gom



Il frutto di Rufy andava inserito. E' quello di cui conosciamo praticamente ogni singolo aspetto, e' quello con le tecniche piu' varie e con il margine di miglioramento piu' vasto in assoluto. Si' molte di queste cose le deve solo al fatto che e' il protagonista della storia a utilizzarlo, ma cio' non toglie che per adesso il potere della gomma rimane uno dei piu' spettacolari in tutta l' opera. Oda all' inizio aveva pensato al Gom Gom come piu' che altro a un escamotage comico, ma poi e' stato comunque capace di tirare fuori un' infinita' di attacchi e colpi elaboratissimi. Primi fra questi, i Gear, che sfruttano le capacita' gia' sovrumane del  corpo del Mugiwara e le mescolano alle proprieta' fisiche della gomma, in un connubio devastante.

Terzo Posto: Frutto Sand Sand


Ovvero il mio Rogia preferito in assoluto. Dopo aver visto all' opera Hie Hie, Magu Magu e tanti altri, e' ovvio che ormai questo lo si puo' considerare uno dei Frutti piu' deboli della categoria .. tuttavia il fatto di poter manipolare la sabbia, trasformarcisi ed assorbire liquidi e' qualcosa che mi affascina piu' di qualunque Rogia del fuoco, della lava o del ghiaccio potrebbe. C' e' da dire che molta della bellezza del Frutto la si deve al suo utilizzatore, Crocodile, che e' il carisma allo stato puro e che proprio per l' impatto che ha quando e' presente in scena, rende la sua abilita' ancora piu' interessante. Mai dimentichero' il momento in cui Mr.0 assorbe ogni singola goccia d' acqua dal corpo di Mr.3... terribile.

Secondo Posto: Frutto Ope Ope


New entry abbastanza recente della lunga lista dei Frutti.. almeno per il nome, che abbiamo saputo solo post-timeskip, il potere di Trafalgar Law si e' fatto rapidamente strada fra i miei favoriti in assoluto. Il tutto parte da una semplice premessa: "intorno alla sua area, sentitevi come se foste all' interno di una sala operatoria", e attorno a questo concetto Oda ne estende cosi' tanto le potenzialita' da rendere l' abilita' una delle piu' forti finora mai viste. Il Chirurgo, con essa, e' in pratica un Dio sceso in terra, ovviamente con alcuni limiti spaziali, ma comunque capace di compiere tutto cio' che vuole con gli avversari, gli oggetti circostanti e addirittura con le personalita' stesse di tutti quelli che si trovano nella Room. Praticamente invincibile.

Primo Posto: Frutto Pad Pad



Kuma Bartholomew trionfa in questa classifica. Ha senza dubbio il potere che preferisco di piu' fra quelli finora mostrati da Oda. Racchiude tutto cio' che mi piace dei Frutti del Diavolo. Ha un' abilita' apparentemente molto semplice "spostare qualunque cosa", ma che in realta' racchiude un potere smisurato. E' estremamente versatile, consentendo all' Orso di teletrasportarsi dovunque egli voglia, di teletrasportare la gente, di creare onde d' urto (spostando l' aria) e arriva persino a poter spostare sensazioni fisiche quali il dolore e la fatica. Infine, con il Pad Pad Kuma utilizza una degli attacchi piu' distruttivi e violenti di tutto One Piece, il fantastico Ursus Shock.

Noterete che mancano gli Zoo-Zoo all' appello.. ma questo semplicemente perche' credo sia la categoria che mi piace meno di tutte. Cito solamente il Frutto di Marco La Fenice e il Neko Neko: Modello Leopardo di Lucci.

Ora pero' tocca a voi! Scrivetemi quali sono i vostri 5 (o anche piu') Frutti del Diavolo preferiti. :D

sabato 22 marzo 2014

E se Kishimoto o Kubo disegnassero One Piece?

No, non sara' un articolo che parlera' delle abilita' artistiche di Eiichiro Oda... anche perche' sinceramente a me lo stile di disegno del sensei di punta di Jump piace veramente tanto.
E' strano, assurdo, fuori di testa, pieno di dettagli e sempre riconoscibile. Molto meglio di tanti altri mangaka estremamente bravi nella forma, ma carenti in originalita'.
Questa, al contrario, sara' una discussione che non si concentrera' solo sui Big 3, ma che invece andra' a toccare piu' autori di manga, sempre da un punto di vista artistico. Quello di cui voglio parlare in sostanza sono i vari tributi, le varie immagini che nel tempo autori famosi hanno realizzato per omaggiare (volenti o nolenti.. e' il Jump che decide dopotutto) altri loro colleghi (e rivali).
E' un argomento estremamente interessante, anche perche' offre parecchi spunti appunto riguardanti ipotetici "what if" in cui Kubo e' l' autore di One Piece, Oda e' quello di Jojo e Kishimoto quello di Dragonball.... ma invece di raccontarvi tutto, perche' non usare delle immagini?

Partiamo subito togliendoci di torno il manga piu' famoso degli ultimi 15 anni. One Piece, proprio per celebrare il raggiungimento di questo traguardo nella serializzazione, riceve omaggi dai piu' famosi autori che hanno circolato nel Jump da vent' anni a questa parte.
Considerando la grandezza della pagina in questione, troppo estesa per inserirla per intero e a dimensioni originali qui, eccovi il link

Per quanto mi riguarda i migliori sono quello di Nobuhiro Watsuki, in cui Zoro e' ritratto veramente quasi come se fosse un personaggio uscito fuori da Kenshin; quello di Kishimoto, semplice ma d' effetto; quello di Inoue, il cui stile e' uno dei migliori di sempre; quello di Takei, pieno di particolari e con uno stile ultramoderno che non guasta per niente, e infine quello di Obata, che in pratica ha ritatto un Sanji con la capigliatura di Mashiro Moritaka da Bakuman.

Poi volevo fare l' esatto contrario e mostrarvi alcune tavole riguardanti Naruto disegnate, rispettivamente, da Eiichiro Oda, Tite Kubo e Akira Toriyama:




Belle vero? Anche in questo caso, Kubo dimostra di avere uno stile molto al di sopra della media del Jump, a mio parere. L' Orochimaru da lui rappresentato e' anche meglio dell' originale.
E anche la versione "Odizzata" di naruto e'  veramente d' impatto. Ecco quello che intendo quando dico che la matita dell' autore di One Piece si nota subito... un disegno del genere, cosi' esagerato e cosi' pieno di particolari, solo lui poteva farlo.
E infine l' immortale Akira.. che non si smentisce mai. Dai primi volumi di Dragonball il suo disegno si e' evoluto enormemente, ma ormai si vede proprio che tenta ogni volta che puo' di ritornare alle origini. Fra le tre e' l' immagine che mi piace di meno, cio' non toglie che rimane comunque geniale nella sua semplicita'.

E parlando di Toriyama, e' doveroso adesso citare gli innumerevoli disegni che praticamente OGNI autore passato e presente che e' transitato per il Weekley Shounen Jump ha realizzato per Dragonball.

Eiichiro Oda (One Piece)

Yusuke Murata (Eyeshield 21/Onepunch-man)
Tite Kubo (Bleach)
Masashi Kishimoto (Naruto)
Kentaro Yabuki (Black Cat/To Love-Ru)
Fra questi, senza dubbio i miei preferiti sono quello di Yusuke Murata, che ha uno degli stili di disegno migliori in assoluto per quanto riguarda il panorama fumettistico shounen, di Kishimoto.. che ha scelto un inquadratura dal basso davvero molto interessante, e Kubo, che ha reso veramente fantastici personaggi gia' epici per conto loro quali Tao Bai Bai, Piccolo (ovvero Kenpachi Zaraki verde.. XD), Vegeta e Trunks.
Anche Yabuki ha realizzato un immagine molto carina, ma pecca di originalita'.
Riguardo quello di Oda invece, in questo caso il disegno ha il difetto di rappresentare un Goku troppo somigliante a Rufy, ma senza cicatrice sulla guancia e con i capelli un po' piu' lunghi.

Infine, era doveroso citare anche Le Bizzarre Avventure di Jojo, che in occasione del suo 25esimo anno di pubblicazione, riceve un tributo da tutti i maggiori autori della rivista di Shueisha. Omaggi, tutti raccolti in un albo chiamato appunto "25 Years With Jojo".
Ecco i disegni a mio parere piu' significativi:

Masashi Kishimoto (Naruto)
Anche in questo caso Kishimoto ha ritratto un Giorno Giovanna veramente ben disegnato, anche se lo Stand lascia un po' a desiderare.
Tite Kubo (Bleach)
Kubo invece ha scelto Ghiaccio, personaggio minore ma anche in questo caso reso a regola d' arte. Il grigno che gli ha dato e' fantastico.
Kenta Shinohara (Sket Dance)
Kenta Shinohara dimostra di essere perfettamente in grado di realizzare anche personaggi di stampo molto piu' action rispetto al suo solito, essendo il suo manga principale, Sket Dance, uno gag manga/Slice of Life.

Akira Toriyama (Dr.Slump & Arale/Dragonball)
Su Toriyama non commento, l' immagine e' abbastanza esplicativa di suo.. XD

Hiroshi Shiibashi (I Signori dei Mostri)
Meravigliosa, anzi, probabilmente il migliore tra tutti questi omaggi, la tavola raffigurante Gyro Zeppelli inscenata da Shiibashi, autore che e' anche stato assistente di Hirohiko Araki e dalla quale ha ripreso parecchi elementi nelle sue opere.

Hiroyuki Takei (Shaman King)
Molto bello anche il disegno di Takei, che con il suo tratto spigoloso e il suo stile cosi' fuori dal comune e' di sicuro fra i disegnatori che meglio incarnano il concetto di 'bizzarro" in Jojo.

Yusuke Murata (Eyeshield 21/Onepunch-man)

Murata dimostra ancora una volta il suo enorme talento, nonostante non abbia scelto di non discostarsi molto dallo stile di Araki.

Ryuhei Tamura (Beelzebub)
Tamura ha realizzato al contrario qualcosa di veramente unico: ha preso il principe Beel direttamente dal suo stesso manga e lo ha messo in spalle a Josuke Higashikata, eroe molto simile per certi versi a Oga, il protagonista di Beelzebub. 

Akira Akatsuki (Medaka Box)
Anche la Akatsuki ha sfruttato il personaggio principale del suo manga: Medaka nella stessa posizione di Jotaro non e' solo una scena ironica fine a se stessa.. rappresenta un po' quella vena estremamente parodistica e satirica che incarna tutta l' opera disegnata dllo stesso autore e scritta da Nisio Isin.

Takeshi Obata (Dath Note/Bakuman)
Obata andava inserito per forza considerando la mole enorme di fan che si porta dietro. Il suo Rohan  e' veramente bello, ma ho visto l' autore cimentarsi in tavole migliori.

Eiichiro Oda (One Piece)
Infine Oda decide di rappresentare un Jotaro Kujo versione ammiraglio Akainu, perche' e' quello che sembra, sinceramente. Bella la posa esagerata, ma Oda tende un po' troppo a rendere i personaggi che crea simili a quelli del suo manga.

Spero che questa carrellata di disegni vi sia piaciuta. Personalmente, adoro vedere come potrebbero essere  resi i personaggi se fossero  rappresentati con uno stile totalmente diverso. E qui si ritorna alla domanda posta nel titolo.... se altri autori disegnassero One Piece, quest' ultimo ne perderebbe oppure no? E Naruto? Cosa succederebbe se invece Dragonball lo avesse disegnato Kubo e con quel tipo di stile? Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!

giovedì 20 marzo 2014

Kenpachi Zaraki, ovvero: quando un personaggio salva un intero capitolo

Ecco, quando Bleach comincia con una color come quella qui a fianco mi e' estremamente difficile giudicare obbiettivamente tutto il resto del capitolo.
Questa tavola a colori raffigurante il Dio della Morte per eccellenza e' a dir poco stupenda. L' ho sempre sostenuto che Kubo e' un disegnatore magistrale (ma un pessimo sceneggiatore).

Inutile dire poi che buona parte del mio fanboyismo incredibile e' causato principalmente dal soggetto in questione, Kenpachi Zaraki.. ovvero uno dei pochi personaggi che sono capaci di rendermi praticamente impossibile essere oggettivo. Quando appare in scena, non ci sono errori, buchi di sceneggiatura o power-up insensati che tengano.. la sua sola presenza, il suo carisma, basta a farmi ritenere il capitolo in questione fantastico. Per principio.

E il capitolo 573 di Bleach, quello di questa settimana e' l' esempio perfetto di cio': prese singolarmente, sono una ventina di pagine di vuoto cosmico in cui la storia prosegue di 0 e i contenuti sono anche meno. Ragionando come un fanboy bimbominchia pero', Ken riesce comunque a mantenere alto il livello..pur dicendo ovvieta' senza senso come questa:

e grazie al cazzo aggiungerei...
Kenpachi e' stato persino capace di rendere figa la Saga dei Fullbringer, da me ritenuto uno degli archi narrativi peggiori mai concepiti nella storia dei manga. Capitoli su capitoli di noia, piattume e scene ridicole.. ma quando a un certo punto mi si para davanti questo:


... non ho potuto fare altro che applaudire alla tamarragine, alla figaggine pura e semplice di Zaraki.

Perche' alla fin fine, Kubo puo' utilizzare tutti gli aforismi fighi che vuole, tutte le frasi filosofiche fini a se stesse che gli pare.. il suo manga non e' altro che una tamarrata di livello abbastanza infimo in cui dei tizi combattono e vincono se hanno la spada piu' grossa e potente. Punto. E se lo si vede come il prodotto di serie B quale e', Bleach puo' essere anche carino da leggere. Kenpachi rappresenta appunto questo. Lui non fa discorsi altisonanti senza motivo, non usa poteri magici e non parla con la sua spada, che e' solo strumento di morte dal suo punto di vista. Lui e' solo un guerriero forte e violento, uno "spartano Supersaiyan" [CIT. Sommobuta], e non chiede di essere nient' altro.

Detto cio', la domanda e': sono curioso di sapere che abilita' ha sbloccato negli ultimi capitoli? Si', ovvio.... spero che Kubo abbia pensato bene che Shikai e Ban Kai fargli usare.. a patto pero' che questi nuovi poteri non lo allontanino un po' troppo dal suo stile di combattimento (e dal suo carattere) di base. Quello per me deve rimanere pressocche' invariato.
Ma ovviamente, solo il tempo c' e' lo sapra' dire questo. ;)

E voi? Avete qualche personaggio in particolare per cui il vostro giudizio obbiettivo di un manga e/o di un capitolo viene annullato totalmente?

sabato 15 marzo 2014

Oh!Great.... or not?

Eccomi di nuovo con un articolo che parlera' male di qualcosa. L' ho fatto 3 giorni fa con Fairy Tail, e stavolta tocca a Oh! Great e ai suoi lavori passare sotto torchio. Sia chiaro che comunque i toni saranno molto piu' leggeri, perche' una cosa e' certa: sia Air Gear che Inferno & Paradiso (le due opere principali dell' autore) sono migliori di Fairy Tail... e il loro mangaka e' uno sceneggiatore (e un disegnatore soprattutto) cento volte migliore di Mashima.

C' e' da dire che i miei sentimenti per Ogure Ito non sono tanto di avversione, quanto piu' di semplice delusione profonda. Delusione per due serie, quelle che ho citato sopra, da cui mi aspettavo grandi cose, e che invece si sono rivelate essere estremamente "povere", sotto molti punti di vista.
Prima pero' di parlare delle note piu' dolenti, voglio partire con un enorme, grandissimo punto a favore da attribuire a questo mangaka:
Oh! Great e' senza dubbio fra i migliori disegnatori shounen contemporanei e, se mi e' concesso, anche passati. Le sue tavole sono una gioia inesauribile per gli occhi, e non parlo solamente da un punto di vista artistico: il suo talento piu' grande secondo me sta nella resa magistrale delle inquadrature, nella vera e propria organizzazione "registica" della scena. Piu' e' piu' volte Oh!Great ha presentato ai suoi lettori pagine che sembravano piu' clip cinematografiche che semplici semplici vignette di un manga.
Air Gear e' il miglior esempio per spiegare cosa intendo con
" inquadrature cinematografiche"..
Ad oggi, in cui siamo abituati ad autori che si distinguono piu' o meno bene per il loro stile, Oh!Great rimane sempre fra quelli che meglio si differenziano, perche' il suo modo di rendere le scene e' unico.
... anche se nemmeno Tenjou Tenge scherza.
Il motivo di questa bravura come artista? Principalmente il fatto che in passato Ito Ogure realizzava hentai, e in genere chi lo fa deve essere abilissimo piu' nell' aspetto stilistico e scenografico che nella trama in se delle vicende, che alla fine in un manga erotico sono quelle che sono..
Non si vede proprio che disegnava hentai prima.. no no.. *_*
Ma proprio dove finisce il piu grande pregio di questo autore, inizia il suo piu' grande problema. Oh!Great, per quanto si sforzi, e' letteralmente incapace di rendere la trama e l' intreccio delle sue opere semplice e chiaro. Fa di tutto per complicare le vicende, per  renderle quasi inaccessibili se non si ritorna a leggere due,tre o quattro volte un capitolo.
Potra' suonare come la lamentela di uno che ha poca voglia di leggere qualcosa di impegnato, ma non e' cosi'... anche perche' alla fine della fiera, Air Gear e Tenjou Tenge, non sono manga particolarmente profondi/impegnati. Sono solo complicati inutilmente.
E questo l' aspetto che piu' mi ha deluso delle due opere. Disegni stupendi e scene dall' impatto visivo devastante rovinate a causa di dialoghi vaghi, di flashback poco chiarificatori, di colpi di scena che confondono solo ulteriormente le idee, ma soprattutto degli stramaledettissimi discorsi metaforici e/o filosofici con cui Oh!Great fa quasi sempre parlare i personaggi, e che spesso e volentieri non portano assolutamente a nulla se non all' ulteriore poca chiarezza del tutto.
Vi basti pensare che per questi motivi, i manga di questo autore non sono mai riuscito a finirli del tutto, purtroppo.

In sostanza, quello che voglio dire e' che Air Gear e Tenjou Tenge sono l' esempio perfetto di come l' idea secondo cui "un buon disegno compensa la storia, anche se questa non e' granche'" sia molte volte falsa. Perche' ci sta che un manga possa essere bello principalmente per il disegno, ma e' assolutamente inconcepibile che questo elemento diventi la sola ragione per leggere una serie
La piccola riflessione che voglio fare e' che quelli che adoriamo leggere noi amanti del fumetto nipponico (e non) sono per l' appunto fumetti. Ovvero immagini con del testo scritto. Se volessimo solamente guardare all' aspetto artistico andremmo a comprarci un art-book o qualcosa di simile, non dei manga.
Diffidate dalla frase "questo manga va letto anche solo per godere dei disegni dell' autore", perche' non sempre e' vera.

mercoledì 12 marzo 2014

Fairy Tail, ovvero la mediocrita' fatta fumetto.

Metto in chiaro subito una cosa: io ritengo questa serie un obbrobrio. Un obbrobrio fatto male per giunta.
Pertanto, se pensate che questo articolo sia troppo di parte e molto poco oggettivo... state pensando bene, dopotutto, sono le mie opinioni queste. Sentitevi liberi di dissentire, ma solo dopo avermi ascoltato. :D

I motivi sono tanti e spesso in forte correlazione fra loro, ma vedro' di essere chiaro.. anche se non prometto nulla.

Dunque..... facciamo finta di essere un neofita assoluto in fatto di manga. Un vero e proprio nabbo incredibile che chiama ancora "Onda Energetica" la Kamehameha. Il tuo amico giappominchia un giorno si presenta alla tua porta e ti dice di cominciare a leggere questa serie qua: "Ci sono magie, Draghi, nemici fortissimi e il protagonista e' troppo figoo!!" dice, mentre ti pianta in mano un volume di Fairy Tail. Spinto dalla curiosita', e dalla volonta' di zittire il rompipalle, cominci, da buon ignorante in materia, questo nuovo manga.
E ti si apre un mondo. Da neofita, leggendo di Gilde, di poteri del ghiaccio, del fuoco, dei Segni Zodiacali, di maghi oscuri che tramano per la fine del mondo e di tanti altri argomenti del genere, finiti i primi 10/15 volumi, sei gia' pronto ad eleggere Fairy Tail come il miglior manga phantasy di tutti i tempi.

Poi pero' il tempo passa, leggi tante altre serie, magari anche piu' impegnate, e intanto recuperi tutto il manga di Mashima anche tramite scan. Nel giro di nemmeno un anno, ti sei gia' reso conto di quanto tu, quando iniziasti la serie, fossi un nabbo senza una benche' minima capacita' di giudizio, perche' in realta' quella "fiaba (o coda?) fatata" e' solo un raccontino dalla trama approssimata, dai personaggi dello spessore di un foglio di carta e di un' originalita' pari allo 0 assoluto.

Questo e' il motivo per cui sono cosi' infastidito da questa serie: e' fatta apposta per abbindolare chi di manga non sa nulla, e appena vede magie, draghi e qualche situazione amorosa alla cavolo gia' impazzisce dalla gioia, senza rendersi conto della mediocrita' che sta in mezzo.
Fairy Tail e' come un omogenizzato per neonati... quando sei piccolo lo mangi volentieri... solo da grande ti rendi conto che quell' intruglio fa veramente schifo.

Ma andando piu' a fondo, parliamo della trama....... non c' e'. Punto. Fine. Perche'.. voi l' avete vista per caso? Tutto quello che ha questa serie e' un incipit, ovvero "Natsu deve trovare Igneel". Il resto sono solo "robe".. "robe" che si verificano completamente a caso e senza alcun nesso logico fra loro. Ogni singola saga e' come se fosse una cosa a se stante, senza legami effettivi e soprattutto che non aggiunge nulla di effettivamente concreto al tutto. Si', e' vero che esiste Zeref, personaggio che e' un unico filo conduttore da una saga all' altra (e nemmeno in tutte comunque), ma e' ben poca cosa, e francamente con lui o meno non cambia veramente nulla. Chiunque potrebbe cominciare Fairy Tail dal capitolo 216 (numero a caso) e capire bene quello che sta succedendo, perche' non serve minimamente alcuno sforzo, dato che non c' e' proprio niente su cui soffermare l' attenzione.

L' "ingredibbbile villain" del manga... uno sbarbatello del cavolo
 che secondo Mashima basta fargli gli occhi da pazzo per
 renderlo un buon cattivo.
E poi i i personaggi. I personaggi di Fairy Tail sono quanto di piu' obbrobrioso possa esistere. Sono figure viste e riviste, riciclate da altre serie, o che Mashima ha scopiazzato da Rave, la sua opera precedente, perche' non aveva voglia di pensare a qualcosa di nuovo.. vi faccio un esempio:

La varieta' dei personaggi inventati dall' autore...
Ma a parte questo, anche quelli che invece Mashima ha creato "ad hoc" per la sua nuova serie sono comunque atroci e/o terribilmente irritanti.
Natsu, il protagonista, in primis. Detesto lui e le sue frasi tamarre dette completamente fuori contesto; o i suoi stramaledetti "noi siamo Fairy Tail!", esclamazioni che, senza un motivo preciso, gli permettono di vincere contro avversari 10000 volte piu' forti solo grazie al "potere dell' amore/amicizia/forza di volonta/sticazzi". 

Perche' si'... non esistono vere minacce in Fairy Tail, la gilda protagonista vince sempre. Nemico potentissimo presentato come villain uber-definitivo? Sconfitto dal pugno dell' amicizia. Arma/fortezza magica che porterebbe alla distruzione del mondo? Non importa... basta colpire tot punti precisi al suo interno manco fosse un videogame per farla crollare al suolo. Torneo a cui partecipano un sacco di gilde temibilissime, tra cui due oscure? Niente paura, Fairy Tail non solo e' raccomandata perche' vanta il doppio dei partecipanti, ma riesce a vincere anche senza sconfiggere l' ultimo avversario perche' quest' ultimo e' troppo sconvolto dall' ammmore e dall' amicizzzia che unisce la gilda delle fate.

una scena pietosa...
Salvo solamente due figure: Erza e Gajeel, ma solamente perche' la prima ha una bella backstory e il secondo un potere interessante. Il resto e' il vuoto assoluto.

In ultimo, i disegni. Sarei un hater davvero senza ritegno se criticassi anche questo di Mashima, perche' tutto gli si puo' condannare, meno che sia un pessimo artista. Difatti non e' male sotto questo punto di vista, alcune tavole, come quella qui sotto, vanno lodate...
i 10000 Draghi!

 ma personalmente ci sono comunque due elementi che non apprezzo: 
1) Il modo in cui Mashima scopiazza spudoratamente scene, inquadrature o addirittura interi design da altri manga.. 
e non ditemi che non e' fatto apposta.. sul serio...
2) il troppo fanservice, che riempie costantemente la scena con inquadrature di mutande, con tette enormi e altri elementi che per quanto possano attirare l' attenzione dei ragazzini dodicenni, sono estremamente pesanti e insopportabili a un certo punto.
E questa scena e' probabilmente una delle meno "spinte".
In sostanza, ritengo Fairy Tail uno dei prodotti peggiori mai pubblicati in Giappone, e la piena testimonianza della decadenza del battle manga fatto come si deve al giorno d' oggi. 
Se lo leggete, non dico che concorderete in tutto e per tutto con me, ma almeno spero che qualche elemento da me discusso lo avrete riscontrato anche voi: d' altronde possiamo sforzarci di usare belle parole quanto vogliamo, se un prodotto e' scadente, quello rimane.

domenica 9 marzo 2014

Emme consiglia...

Non mi ritengo un esperto assoluto in materia di manga. Ho cominciato ad appassionarmi a questo genere di lettura a 15/16 anni.. e ora vado per i 21. L' esperienza c' e' stata, ma di sicuro non e' paragonabile a quella di chi il fumetto nipponico lo mastica da decenni.
Tuttavia non mi sento neanche di definirmi neofita. Ne ho lette di serie, sia seinen che shounen, e ho affrontato letture di generi diametralmente diversi.. dal battle, allo psicologico, allo storico, al gag fino ad arrivare recentemente anche agli slice of life e ai romance. E quindi, basandomi unicamente sulle mie conoscenze e cercando il meno possibile di apparire saccente o "finto esperto", ecco qui una breve lista di manga non troppo noti (ma neanche cosi' sconosciuti), che tutti dovrebbero leggere. Tengo a precisare che sono anche un assiduo lettore di serie non pubblicate in Italia.. recuperate online tramite le scan inglesi; pertanto nell' elenco potreste trovare anche fumetti di questo tipo.
Cominciamo...

- La Legge di Ueki, di Tsubasa Fukuchi (edito in Italia da Starcomics)


La storia parla di Kosuke Ueki, un ragazzino della scuola media che ha il potere, alquanto bizzarro, di trasformare i rifiuti in alberi. Questo potere gli è stato donato dal professor Kobayashi, uno dei cento candidati a diventare Dio.
Ogni candidato alla carica di Dio, infatti deve scegliere uno studente di scuola media a cui donerà un potere. Questo potere gli servirà per combattere in un torneo, il cui vincitore farà eleggere il canditato che gli ha donato i poteri alla carica di Dio.
Gli studenti devono però fare molta attenzione, infatti, se feriscono qualcuno con i loro poteri perdono un talento e chi finisce tutti i talenti, oltre a fare una brutta fine, viene anche squalificato dal torneo. (fonte: animeclick)
Gli elementi che rendono Ueki il manga superbo quale e' sono 2 fondamentalmente: la semplicita' dell' intreccio e la bellezza dei combattimenti.
Anzitutto.. Fukuchi e' un autore che non ha mai badato cosi' tanto a creare una storia particolarmente complessa ed elaborata: questa sua serie e' un semplice Tournament manga in cui degli studenti si battono fra loro man mano che si va avanti. E' ovvio che poi vengono aggiunti alcuni elementi che rendono la storia piu' interessante, ma il succo e' in realta' sempre molto lineare. Proprio questa semplicita' (e non banalita', attenzione) permette all' autore di sperimentare e strutturare in maniera impeccabile le fasi di azione. Sotto questo punto di vista, Fukuchi e' uno dei massimi eredi di Hirohiko Araki a mio parere. I suoi scontri sono sempre strategici, ben organizzati e soprattutto combattuti tramite poteri strani e assurdi (come quello di trasformare asciugamani in metallo, o di mutare la propria voce in ritratti) che regalano soluzioni originalissime. 
Purtroppo in Italia sono veramente pochi coloro che l' hanno letto.. perdendosi una vera perla dei battle manga anni 2000.

- Crows, di Hiroshi Takahashi (inedito in Italia)


Crows narra la storia di Harumichi Bouya, studente che si trasferisce al Suzuran, scuola famosa in tutta la città per la sua cattiva fama e per i suoi studenti, tutti mezzi delinquenti, o che comunque amano le risse. Harumichi entrerà subito in conflitto con i due boss più importanti del Suzuran. Riuscirà ad emergere con la sue sole forze in quella gabbia di leoni che è il Suzuran, temuta ed odiata da tutti e soprannominata la "Crows High School". E chi è Rindaman, studente dalla forza straordinaria che sembra completamente neutrale nella rete di alleanza e bande della scuola? (fonte: animeclick)
Per chi non lo conosce, Hiroshi Takahashi e' sostanzialmente il "Re degli Yankee manga" in Giappone. 
Il genere, qui in Italia quasi del tutto assente, praticamente si occupa di ritrarre la societa' delle gang giovanili giapponesi.. fatta di scuole decadute, di ragazzi strafottenti e rissosi, e di lotte nate senza un vero scopo preciso, se non il puro gusto per la violenza. Crows parla di questo. I giovani del liceo Suzuran sono reietti, gente che il giapponese medio che sta aldila' delle mura scolastiche riterrebbe cancri sociali. Eppure, dentro la scuola, questi personaggi si sentono accettati, riconosciuti per qualcosa, liberi come uccelli, ma malvisti, come i corvi, per l' appunto. 
Takahashi nei 26 volumi di cui e' composta l' opera mostra come Bouya Harumichi, il "corvo" piu' forte in assoluto cambi radicalmente il modo di vedere la vita di tutte le figure che incontra (e con cui si scontra) nel suo cammino. Un cammino lungo e tortuoso che portera' ogni singolo personaggio a crescere e a raggiungere la maturita'.
In Italia e' stato portato solamente Worst, il sequel dell' opera di Takahashi.. il che e' assurdo per quanto mi riguarda. Da segnalare anche QP: Soul of Violence, sempre dello stesso autore e che si svolge "in parallelo" a Crows, ma affronta tematiche piu' mature e forti.

- Doubutsu no Kuni, di Makoto Raiku (inedito in Italia)



Benvenuti nel Regno degli Animali, un mondo in cui trovano posto svariate specie di animali, dalle linci, animali selvaggi e brutali, ai tanuki, orsetti lavatori inoffensivi. Ne manca uno solo: l'uomo. Almeno fino al giorno in cui la giovane Monoko, un tanuki, trova uno strano neonato. Monoko si sente in dovere di diventarne la madre e di proteggere il piccolo, in un mondo in cui si tratta di mangiare o essere mangiati.  (fonte: animeclick)
Questa e' una delle serie in assoluto piu' particolari che ho letto ultimamente. So benissimo che molti penseranno immediatamente a Mowgli, a Tarzan.. o a uno strano miscuglio di entrambi, ma vi assicuro che cio' che vi ritroverete davanti, passati i primi capitoli, sara' qualcosa di molto molto diverso. Questo e' un manga che parla di come l' uomo possa essere al tempo stesso il distruttore e il benefattore piu' grande per l' intero pianeta; di come il concetto di "legge del piu' forte" sia cosi' labile e semplicistico e di come basta avere un dono come la conoscenza per modificare drasticamente le vite di tantissimi individui. 
Mi sono ritrovato spesso e volentieri a guardare basito le pagine dei vari capitoli, capaci di comunicare odio, rabbia, tristezza e disperazione.. inserendo questi sentimenti cosi' forti e umani nella psiche apparentemente meno complessa degli animali. I protagonisti, effettivamente, sono loro d' altronde. Dai bovini, ai branchi di leoni, fino ad arrivare alla popolazione di tanuki.. e' la loro storia quella che viene raccontata, per mezzo degli occhi di un piccolo bambino umano con un dono molto speciale (non diro' quale) di cui vediamo la crescita' fin da quando e' ancora in fasce.
Nonostante la fama dell' autore qui in Italia (ha scritto e disegnato Zatchbell!), ancora la mia speranza di vedere l' opera pubblicata qui e' piu' che vana.

- Hoshin Engi, di Ryu Fujisaki (edito in Italia da Starcomics)


Un praticante immortale, Taikobo, si reca nel mondo umano per sigillare le anime malvagie dei mostri e degli spiriti, che regnano indisturbate, per salvare l'umanità dalla distruzione. Sulla lista Hoshin ci sono i nomi degli spiriti malvagi da distruggere, ma non sarà così facile...  (fonte: animeclick)
Nessuno... nessuno in Italia conosce davvero questa serie... ed e' un vero e proprio affronto. 
E' da un po' che ho completato Hoshin Engi ormai, e non esagero quando dico che si tratta di uno dei migliori manga di combattimento/avventura di sempre... e ovviamente anche uno dei piu' sottovalutati, almeno qui in Italia. 
La storia parte da una premessa molto semplice, ma come tutti i fumetti fantasy che si rispettano, si dirama successivamente in una serie di sottotrame e intrecci estremamente interessanti.
Un merito va di sicuro al protagonista, Taikobou, che e' l' esatto contrario dello stereotipo del protagonista shounen: e' intelligente, un abile stratega, ma al tempo stesso un cordardo e un vigliacco per natura, che spesso e volentieri preferisce controllare il terreno di battaglia dall' alto piuttosto che agire di persona... anche se quando combatte dimostra di essere assolutamente capace di tenere testa ai suoi nemici, anche se piu' forti di lui.
L' ambientazione, ovvero la cina di circa 4000 anni fa, e' uno degli aspetti piu' particolari, in quanto molta della mitologia del manga si basa sulle credenze e sulle ideologie filosofiche cinesi dell' epoca (i Doushi e gli esseri Immortali per esempio..) e tutti gli elementi piu' sovrannaturali vengono inseriti con estrema naturalezza nel contesto storico trattato. 
L' aspetto piu' interessante pero' e' il fatto che non e' assolutamente una serie che si prende sul serio: fra anacronismi incredibili, ma geniali (come personaggi dal look molto "gothic", con tanto di borchie e piercing ovunque), continue rotture di quarta parete e scene memorabili di metafumetto, si capisce che il primo obbiettivo dell' opera e' quello di divertire sia chi la legge che chi la scrive.

E voi che mi dite? Quali sono le serie che consigliate piu' volentieri ai vostri amici?

venerdì 7 marzo 2014

Top 5 stili di Combattimento

Dopo aver stilato una classifica sui miei poteri sovrannaturali preferiti nel mondo dei manga era doveroso farne una sulle forme di lotta che amo di piu'.
Nei battle manga, vecchi e nuovi, abbiamo visto migliaia di tecniche fighissime o di attacchi fisicamente assurdi ma comunque spettacolari. Fra duelli all' arma bianca e scontri a mani nude, sono sicuro che tutti si gasano ancora vedendo quel tipo di colpo o sentendo pronunciato il nome di quella mossa speciale super-segretissima-distruttiva.

Ebbene, questa classifica nasce proprio per celebrare quel sentimento di bimbominchiaggine idiota che ci accomuna ancora un po' tutti, quindi have fun!
Al solito, tengo a precisare che sono le mie opinioni, rispettatele come io rispetto le vostre. ;)

Quinto posto: Stile della Gamba Nera (One Piece)


In One Piece ho sempre preferito questa tecnica di combattimento rispetto alle tre spade di Zoro, anche se comunque Roronoa si merita' una menzione speciale. 
Sta di fatto che anche la sola premessa del Black Leg Style per me e' estremamente affascinante: "a un cuoco le mani servono per cucinare, danneggiarle sarebbe un oltraggio.. per questo uso solo le gambe!". E' uno dei motivi per cui Sanji e' fra i miei membri della ciurma preferiti. Ad Enies Lobby poi rende i suoi calci ancora piu' devastanti utilizzando il calore rovente della sua gamba.. il Diable Jambe e' uno dei colpi piu' belli di tutto One Piece a mio parere.


Quarto Posto: Arti Culinarie (Toriko)


Con "arti culinarie" intendo tutti quegli stili di lotta in Toriko in cui si prende spunto da un elemento utilizzato a tavola o in cucina (spatole, cucchiai, bacchette) per tirare fuori tecniche di un' assurdita' immane ma comunque spettacolari. Shimabukuro, l' autore, ha una fantasia enorme sotto questo punto di vista, e da cose semplici come posate riesce a creare scene di combattimento veramente elaborate: gli scontri di questo manga non sono mai scontati.
La migliore di queste tecniche e' di sicuro quella del protagonista "Coltello & Forchetta".... man mano che la serie va avanti, rendera' questi due attacchi sempre piu' potenti, variegati e devastanti.

Terzo Posto: Onde Concentriche (Le Bizzarre Avventure di Jojo)

Per tutti quelli che di Jojo conoscono solo Jotaro Kujo e Dio Brando con The World... andatevi a leggere le prime due serie, che vi fa solo bene.
In Phantom Blood e Battle Tendency gli Stand non erano ancora stati pensati da quel genio folle di Araki, e gli scontri si combattevano a colpi di Onde Concentriche, ovvero una tecnica estremamente elaborata di respirazione, che permette a chi la utilizza di incanalare l' energia del sole nel suo corpo e rilasciarla attraverso i propri colpi. Si', non ha il minimo senso come spiegazione, ma va bene cosi'... e' Jojo dopotutto. Nella prima serie l' Hamon (altro nome per le Onde) veniva sfruttato direttamente sulle braccia, e dava vita a quelle pagine stupende alla Kenshiro dove gli avversari venivano sconfitti letteralmente da una mitragliatrice di pugni. Nella seconda, in cui l' autore cominciava gia' a guardare piu' al fattore strategico, questa tecnica poteva passare anche attraverso oggetti, i quali poi venivano utilizzati in battaglia. Meno scariche di colpi devastanti, ma molta piu' tattica.

Secondo Posto: Kaioken (Dragonball)


E rieccomi a citare Dragonball, tanto per cambiare. Potete biasimarmi pero'? Il Kaioken ANDAVA inserito. Per principio. Perche' e' uno dei metodi di lotta piu' fighi di sempre.
Insegnato direttamente da Re Kaioh, aumenta drasticamente potenza, velocita', agilita'.. a scapito del corpo stesso di chi lo utilizza. E' in sostanza una sorta di "Doping spirituale", e fondamentalmente Goku contro Vegeta ne fa questo uso. Il Triplo Kaioken (e successivamente il quadruplo con tanto di Kamehameha) lo distrugge totalmente, tanto che dopo a malapena ha ancora energia per rimanere sveglio.
Nonostante sia un potere che Toriyama poi ha perso di vista, rimarra' comunque uno dei migliori da lui mai ideati. E' stato un vero peccato che non lo abbia sfruttato per rendere anche Yamcha, Tenshinhan e Jiaozi (che erano da Re Kaioh) piu' potenti. Sarebbero di certo stati piu' utili al gruppo dei protagonisti.

Primo Posto: Hokuto Shinken (Ken il Guerriero)



Era ovvio. Era palese. Chiunque abbia pensato che potesse esserci qualcos' altro al primo posto aldila' delle tecniche della Divina Scuola di Hokuto significa che non ha mai letto Ken il Guerriero. Per me, lo stile di lotta piu' epico, spettacolare e scenografico di tutti i tempi. Colpi che bloccano le vie respiratorie, colpi che oscurano la vista... e soprattutto colpi che fanno letteralmente esplodere in un mare di sangue il tuo avversario. Per quanto truculento e violento possa suonare, e' questo che io cerco da una tecnica di combattimento: l' impatto visivo. E Ken, Raoul, Toki e tutti i vari maestri di Hokuto (ma anche quelli di Nanto se per questo), lo riescono a dare tranquillamente.
Quanti combattimenti sono stati resi immortali grazie a queste tecniche? E quante volte abbiamo cercato di imitarle da ragazzini? Infinite... come i pugni di Kenshiro contro lo sgherro sfigato di turno.

E su questa nota nostalgica (e un po' bimbominchiesca), vi lascio.... ditemi voi quali sono le vostre tecniche preferite! :D