Usopp, il cecchino. Usopp il pirata. Il re dei Bugiardi e dei vigliacchi. Un personaggio che e' molte cose e che ne nasconde ancora altrettante, sia a se stesso che hai lettori.
Senza ombra di dubbio e' una delle figure piu' interessanti mai create da Oda e, anche se non e' uno dei miei preferiti in ciurma, grazie alla sua personalita' cosi' diversa dagli altri riesce comunque a farsi notare.
Perche' in un gruppo composto per 2/3 da personaggi potentissimi, carismatici o dall' aspetto fuori dal comune, lui e' l' unico che invece e' solo un uomo. Una persona normale come lo sarei io, lo sareste voi che state leggendo o lo sarebbe chiunque altro. Usopp rappresenta dunque l' individuo comune che entra a contatto con un mondo completamente assurdo, esagerato e nel quale vige la legge del piu' forte. E come fa una persona del genere per sopravvivere? Come faremmo noi a sopravvivere se fossimo catapultati di punto in bianco, senza Frutti del Diavolo, senza super-forza o senza armi da cyborg in un mondo pieno di pericoli come quello dei pirati di One Piece? Nascondendoci dietro una quantita' enorme di bugie dette agli altri e a se stessi; scappando quando si percepisce una minaccia troppo spaventosa e creandoci maschere dietro le quali celare le nostre paure e attraverso cui affrontare i momenti piu' duri. Ecco come.
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L' esempio secondo me piu' eclatante di questo lo si ha a Thiller Bark, in cui per meta' saga e oltre continua a spaventarsi di fronte all' atmosfera da film horror che lo circondava, nonostante l' arco narrativo prima fosse divenuto il "prode e coraggioso" (notate le virgolette) Sogeking.
Usopp e' dunque fedele di continuo a se stesso, al suo modo di essere: la sua natura e' quella, e un essere umano non riesce mai a correggerla del tutto. Non bastano due anni di allenamento per rendere una persona del tutto nuova, rinnegando cio' che e' stato per il resto della sua esistenza.
E la consacrazione di questo la si ha a Dressrosa per quanto mi riguarda. In un momento di caos generale e rendendosi conto della forza di Trebol e Sugar, gli ufficali di Doflamingo, decide di abbandonare tutto e tutti, anteponendo la sua incolumita' alla riuscita dell' Operazione S.O.P.
Poi pero' si rende conto che i Tontatta lo chiamano, lo invocano ad alta voce.. o meglio, invocano una delle sue ennesime bugie. Usoland.
Forse la frottola piu' significativa mai detta dal nasolungo. |
Ci sono moltissime schiere di fan che hanno ritenuto davvero poco felice questa trovata, affermando che non ha il minimo senso che Usopp si comporti ancora da codardo e fifone nonostante il timeskip, e che serva ancora un "qualcosa" che gli faccia invece prendere coraggio (in questo caso, le urla dei Tontatta). Personalmente non mi trovo della stessa idea in quanto Usopp, come ho gia' detto prima, rappresenta l' individuo normale catapultato in un contesto anormale, sotto ogni aspetto. E' un uomo come noi, e come tale, avra' anche lui delle mancanze e delle ricadute. Quello che e' successo prima che ritornasse ad aiutare i Tontatta, e' stata una di queste.
E che succede alla fine? Perde. Perde e viene messo in ginocchio dai due temibili avversari contro cui era stato lasciato da solo.
Eppure, il finale del capitolo 742 mostra un Usopp che riesce comunque, per un puro colpo di fortuna, a portare a termine l' operazione S.O.P.
Sugar viene fatta svenire a causa del volto deformato del cecchino dopo che questi ha ingerito il Tatabasco... in una delle pagine a mio parere piu' folli di tutto One Piece:
In questo caso mi trovo nel mezzo: per quanto ritenga che vada premiata l' imprevedibilita' di Oda e la sua capacita' invettiva; sono convinto che avrebbe comunque potuto sfruttare meglio l' intero finale dello scontro. Ci sarebbero state molte altre soluzioni piu' interessanti e intriganti, e che non necessitavano di un momento comico simile per il finale.
Inoltre, dopo gran parte del capitolo carico di momenti estremamente forti emotivamente (tutta la storia di Curos e di Scarlett) ho trovato davvero fuori contesto l' inserimento di una scena del genere nelle ultime pagine.
Cosa dire quindi? Che Usopp ha vinto per mero caso e quindi non merita la sua vittoria? Forse. Ma forse no. Dopotutto lui e' comunque il personaggio che sfrutta tutto cio' che ha a disposizione nel suo arsenale, fra cianfrusaglie apparentemente inutili e classiche bugie, per vincere. Quindi perche' non la fortuna? E' cosi' sbagliato che il caso giochi un ruolo cosi' grande nella storia? Non e' spesso e volentieri il caso a dare luogo agli eventi piu' disparati anche nel mondo reale? E da rappresentante fumettistico del mondo reale, non e' forse Usopp il piu' indicato a sfruttare ANCHE la fortuna a volte per vincere?
Non lo so, e' un discorso fin troppo vasto e filosofico, e questo articolo e' andato avanti anche per piu' del dovuto. Lascio a voi il commento. Io mi limito a dire che mancano ancora 300/400 capitoli alla fine di questa enorme epopea, e che quindi parlare di "fine di un personaggio" gia' adesso e' abbastanza inutile.